Dismo.Org: dimensione sicurezza in moto e disabili in moto

raccolta di esperienze‚ attività‚ dell’associazione che cura gli interessi dei disabili in moto e dell’utente della strada


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L’associazione Dismo Dimensione Sicurezza in Moto e Disabili in Moto

Molto si potrebbe dire per presentare Dismo‚ tuttavia ci preme ricordare quanto scritto da Eliana Cappussi “Zia Nana” per i comunicati stampa diramati in occasione dell’EICMA 2005.

Chiamateli disabili‚ handicappati‚ diversamente abili‚ a loro non importa nulla di quale appellativo sia più elegante o discreto o educativo. A loro non importa se quando li vediamo passare con la sedia a rotelle‚ con le stampelle o accompagnati‚ proviamo rabbia‚ disagio o pietà. A loro non interessa essere trattati diversamente‚ a loro interessa potersi “sentire uguali” a tanti che nella moto hanno trovato la loro filosofia di vita.

Chi siamo noi tutti per decidere chi può o chi non può diventare un motociclista ? Molti fanno una differenza sostanziale tra l’essere motociclista e l’essere biker‚ in quanto questo termine appartiene ad uno stile di vita‚ un modo di essere tutti i giorni. La distinzione può far sorridere‚ ma ancor di più fa sorridere e… stizzire‚ che siano gli altri a decidere a quale categoria possiamo appartenere.

Quando poi ci si mette chi ha potere decisionale‚ l’irritazione diviene desiderio di rivoluzione‚ battaglia! E’ quello che sta avvenendo in Italia‚ i diversamente abili stanno dando battaglia alla burocrazia‚ alle menti ristrette‚ all’ipocrisia di chi pensa di relegare o nascondere tutto in un “no comment”.

La moto sinonimo di libertà per molti‚ diviene ostacolo e impossibilità per altri. Le regole attuali nel nostro paese sono ottusamente inadeguate‚ è necessario che le cose cambino.

Si sa‚ l’Italia fa presto a far sue le mode‚ le cose inutili e accusa una certa difficoltà a sposare le buone cause‚ a modernizzare se stessa‚ a rendersi competitiva col mondo. Molti dei disabili del nostro Paese sono diventati tali in seguito ad un incidente motociclistico spesso ad opera di altri‚ e la quasi totalità di loro desidera tornare ad essere protagonista della propria vita‚ anche mediante un sogno: la moto! A raccogliere la testimonianza di tutti questi “muti”‚ in un paese di “sordi” come il nostro‚ sono in pochi. Mosche bianche che‚ nel limite delle proprie possibilità‚ si fanno portavoce della problematica: qualche azienda che fa già allestimenti per disabili‚ una o due case motociclistiche (poche‚ davvero poche sulla totalità di esse)‚ qualche politico (anch’essi troppo‚ troppo pochi). Qualche mass-media‚ qualche associazione e poi loro‚ i disabili‚ i veri protagonisti.

In due anni di attività DISMO ha già potuto fare molto: dal non pensare al disabile in moto sono arrivati gli adattamenti per motocicli‚ i prontuari adattamenti per gli addetti ai lavori‚ i corsi di formazione per autoscuole od operatori che sono a contatto con i possibili patentati e molto altro.

Il lavoro da fare resta comunque molto e la strada è ancora ardua... sognare una strada a misura d’uomo... un progetto difficile‚ ma non impossibile!

Noi vogliamo provarci in concerto con molte altre associazioni.

DISMO Il Presidente
Gioacchino Poletto


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