Dimensione Sicurezza in Moto o Disabili in Moto ?
L’idea di costituire un’associazione che segua e tuteli i diritti del disabile che voglia salire in moto prende vita nel 2004‚ dopo che Gioacchino Poletto si era rivolto alla redazione della rivista Biker’s Life per conoscere le realtà estere in tema di guida di motocicli da parte di persone affette da disabilità.
Dopo esser stato‚ nel 2004‚ il primo italiano patentato speciale ad ottenere l’abilitazione per il conseguimento della patente di guida di categoria A senza adattamenti o limitazioni‚ Gioacchino Poletto decide con Moreno Persello di dare vita a Disabili in Moto‚ subito conosciuta e nominata con il suo acronimo DisMO.
Gli inizi: DISabili in MOto
Dismo inizia ad operare nel 2004 sondando le realtà estere in tema di disabili e moto. Ben presto ci si rende conto che in molti stati europei vedasi Svizzera‚ Germania‚ Svezia ed Olanda (solo per citarne alcuni) le persone affette da disabilità possono condurre dei motocicli in piena autonomia ed esistono altresí dei centri specializzati per la valutazione delle reali capacità alla guida del disabile stesso.
A seguire questa problematica esistono vere e proprie associazioni‚ talvolta con competenza anche statale‚ che sono in grado di seguire il disabile in tutto l’iter da seguire per il conseguimento del permesso di guida per motocicli nonché nell’eventuale allestimento o modifica del mezzo scelto per una corretta e sicura conduzione in strada.
In Italia questa figura non esiste. Nell’agosto del 2004 viene eliminato il 5° comma dell’art. 325 del CdS che di fatto sanciva il divieto per qualsiasi minorato agli arti di condurre un veicolo immatricolato come motociclo.
Questo sembra aprire la strada a diversi disabili desiderosi di salire in sella. Non è proprio così: anche se il divieto non esiste più le Commissioni Mediche Locali preposte alla valutazione del disabile non sono in possesso di un prontuario adattamenti da prescrivere al candidato (come invece succede per le automobili). Questo fa si che dal novembre 2004 al giugno 2005 i casi respinti dalle commissioni mediche per mancanza di documentazione siano oltre 4.500.
Alla mancanza di documentazione va sommata l’inesistenza di simulatori di guida e l’inesperienza degli addetti ai lavori nel campo motociclistico.
DISMO raccoglie domande e quesiti da parte dei disabili italiani e‚ supprotato da enti esteri operanti nel settore nonché da due costruttori di ausili per la guida inizia a valutare la realizzazione di adattamenti installabili su gran parte dei motocicli in commercio.
Nel giugno del 2005 il Ministero dei Trasporti Terrestri in occasione della manifestazione Trecentallora 2005 presso la quale viene indetto il primo Convengno Nazionale Motociclismo ed Handicap‚ presenta una modifica alle disposizioni per la guida di motocicli: dal settembre dello stesso anno anche i portatori di protesi od ortesi potranno condurre dei motocicli.
Viene fondata DISMO: Dimensione Sicurezza in Moto
Il 2005 è stato un anno denso di impegni per DISMO. Primo fra tutti la propria costituzione ufficiale come associazione senza fini di lucro.
Gli addetti ai lavori iniziano a collaborare con i costruttori di ausili resasi disponibili alla realizzazione di kit per motocicli: Giacomo Tabelli della Tecnova di Latina e Fausto Nosenzo della Handytech di Moncalvo (AT) progettano e testano i primi esemplari di servofrizione e i primi kit di inversione dei comandi principali per motociclo.
DISMO interagisce anche con scuole guida‚ Commissioni Mediche Locali e scuole di guida sicura seguendo ben 148 casi considerati critici di disabili che vogliono salire in sella. Proprio facendo questo ci si rende conto che per mettere in sella un disabile bisogna confrontarsi con paramentri di sicurezza attiva e passiva molto più elevati rispetto a quelli richiesti ad un normodotato che voglia conseguire una patente di guida.
DISMO mantiene sempre il suo acronimo‚ ma la denominazione associativa prima della sua effettiva costituzione in data 11 novembre 2005‚ diviene Dimensione Sicurezza in Moto.
Disabili in Moto diviene così un reparto operativo della DISMO dopo averle dato i natali e rimane sempre il settore più complesso ed articolato dove ancora oggi i nostri collaboratori spendono tempo e risorse per la messa su strada in sicurezza degli utenti disabili.
Nel novembre del 2005 DISMO è presente all’EICMA con uno stand che viene giudicato dal giornalista sportivo Guido Meda e dal medico dei piloti Dott. Claudio Costa la novitá piú interessante di tutto il Salone del Motociclo della Fiera di Milano. Nella stessa sede vengono presentati al pubblico i primi due motocicli dotati di servofrizione elettronica e dell’inversione dei comandi a manubrio.
Il presente: DISMO partecipa in maniera attiva alla messa su strada del disabile in moto
Esiste uno storico delle casistiche presentatasi presso le CML‚ iniziano ad esser prodotti gli ausili per la modifica dei motocicli‚ manca la loro approvazione ed un prontuario adattamenti che preveda tutte le casistiche di disabilità con le relative prescrizioni.
Nel gennaio 2006 DISMO scrive al Comitato Tecnico Interministeriale del Ministero dei Trasporti Terrestri delle proposte per realizzare un Prontuario Adattamenti per motocicli‚ tricicli (trike) e quadricicli (quad).
Il 23 marzo 2006 DISMO è la prima Associazione non membra del Comitato Tecnico ad essere interpellata per la realizzazione di un prontuario adattamenti per la guida di motocicli‚ tricicli e quadricicli da parte di persone con disabilità. Viene così stilato un prontuario più specifico del precedente e meno articolato così da permettere agli esaminatori dei soggetti disabili di avere un riferimento più chiaro ed immediato che prevede anche disabilità multiple.
Dal giugno 2006 DISMO è impegnata nella rettifica del suddetto prontuario affinché preveda anche tutte le casistiche per il mondo dei tricicli e quadricicli. Inoltre sta sempre collaborando con il Ministero dei Trasporti Terrestri per il recepimento della Direttiva Europea sugli esami di guida per motocicli.
Il futuro: migliorare
Dal 2004 ad oggi con molta umiltá abbiamo fatto molta strada: ora stiamo lavorando di concerto con dei centri specializzati nella valutazione neurologica di un candidato per dare risposte sicure anche di fronte a casi di forza residua di uno o più arti.
Saremo così in grado di creare dei simulatori di guida per motocicli che diano un valido supporto alle CML nella valutazioni delle reali capacità di guida di un candidato disabile di fronte ad un motociclo su strada.
La strada è ancora lunga‚ ma il nostro motto è sempre valido: “se qualcuno vuole andare in moto e ci può andare‚ ci deve andare !”.
la nostra riconoscenza a:
la Redazione di Biker’s Life per la sempre pronta collaborazione‚ Moreno Persello e Carla Battigelli per il sostegno morale e mediatico‚ nonché Eliana Cappussi “Zia Nana” per le attività di Ufficio Stampa.
L’Ing. Dino Matarazzo della MCTC di Treviso per l’impegno profuso e per la fiducia accordataci nella valutazione di molti casi specifici‚ Gino Cesaro titolare dell’Autoscuola ALPI di Treviso per la passione e la dedizione con cui svolge il suo mestiere di istruttore.