Nel lavorare è inevitabile ricevere critiche. Se non ci fossero non saremmo propriamente apposto con noi stessi o saremmo esseri sovrumani esenti da errori.
Di critiche DISMO ne ha ricevute molte e ne riceveremo ancora. Fa parte del gioco. E da quando siamo partiti lo abbiamo accettato a testa bassa, pensando che fossero utili nella nostra crescita.
Una cosa non possiamo tollerare: le notizie false sul nostro conto.
Parlando di questo mi riferisco a chi ci etichetta come
proprietà di qualche allestitore o costruttore di ausili.
Sul tema ci siamo espressi già più volte: esistono solo due costruttori di ausili per motocicli con prodotti approvati od in fase di approvazione, di nostra conoscenza. Con tali costruttori DISMO ha sempre collaborato sin dalla sua nascita per il progresso tecnico in tema di allestimenti per motocicli.
E come
associazione unica in Italia ad occuparsi delle problematiche che ruotano attorno al mondo del disabile in moto è disponibile a collaborare con qualsiasi altro costruttore presente sul territorio italiano sia ore che in futuro.
Il fatto che noi collaboriamo con delle strutture
non implica che siamo di loro proprietà o siamo da loro controllati in quanto DISMO
è sempre stata pienamente indipendente sia sotto il profilo decisionale che di azione, non ha sposato mai nessuna corrente politica e se si è schierato per qualche causa lo ha fatto solo per aumentare le possibilità di mobilità del disabile.
Lo stesso discorso si può fare per le collaborazioni con altre associazioni sia nel settore dei disabili che dei motociclisti.
A di la verità spesso noi siamo sempre la pecora nera del gruppo, siamo quelli che non approvano, ma pretendono, quelli che non si fermano, chiedono poco, ma lavorano per i risultati.
Per quelli che hanno detto o diranno cose sul nostro conto che lo faccian pure. Non ci sono problemi. Alla fin fine saremo sempre gli stessi: indipendenti e dritti alla meta. Se esser indipendenti farà rima con l'esser
poveri faremo con quel poco che abbiamo, ma almeno saremo sempre quelli che qualcosa hanno fatto. Per un unico obbiettivo: la nostra passione per le due ruote.
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