TRASPORTI: alla conferenza UE di Verona sarà presente anche l'India
Il trasporto stradale è il più pericoloso e il più costoso in termini di vite umane.
L'Unione Europea nel 2003 ha varato un Piano d'azione - Europa per la vita - che prevede l'adozione di diverse misure per garantire una mobilità sicura tutelando la vita. Il traguardo fissato per il 2010 e' di ridurre di almeno il 50 per cento le vittime degli incidenti stradali.
Per il quarto anno di seguito, il 3 e 4 novembre 2006, Verona è la sede della conferenza in cui i ministri dei trasporti europei - alla presenza di Susanna Huovinen, finlandese, presidente di turno del Consiglio UE e di Jaques Barrot, commissario europeo dei trasporti, vicepresidente della commissione UE, discuteranno di sicurezza stradale, seguendo le linee guida stabilite dalla Dichiarazione di Verona siglata il 24 ottobre 2003.
Le delegazioni presenti sono 38 in rappresentanza di Paesi europei ed extra europei. Per la prima volta partecipano la Repubblica d'Islanda e la Repubblica di Macedonia. Gli Stati Uniti d'America hanno confermato la propria presenza come osservatori così come la Federazione di Russia.
La novità del 2006 e' la presenza della Repubblica federale d'India.
Tra gli invitati ci saranno qualificati rappresentanti dell'Acea (Associazione europea costruttori di auto), dell'Acem (Associazione europea costruttori motociclette), dell'Unece (Commissione europea delle Nazioni Unite per l'Europa) e della Cemt (Conferenza europea dei ministri dei Trasporti).
Almeno un terzo della popolazione globale sarà dunque rappresentata a Verona che si conferma polo mondiale di discussione e proposte per la sicurezza stradale.
Per due giorni - in quella che per la sua riservatezza ed informalità 6egrave; stata definita la ''Davos europea dei trasporti - i ministri accompagnati dai loro esperti, rifletteranno e si confronteranno sulle strategie possibili ed economicamente sostenibili per migliorare la sicurezza della mobilità, riducendo il prezzo tragicamente elevato di vite che ogni giorno le comunità dell'Unione pagano alla necessità degli spostamenti. Oltre agli incontri ufficiali, l'agenda delle delegazioni è già piena di incontri bilaterali, trilaterali e quadrilaterali per scambi di idee, possibili intese ed alleanze.
L'Unione Europea nel 2003 ha varato un Piano d'azione - Europa per la vita - che prevede l'adozione di diverse misure per garantire una mobilità sicura tutelando la vita. Il traguardo fissato per il 2010 e' di ridurre di almeno il 50 per cento le vittime degli incidenti stradali.
Per il quarto anno di seguito, il 3 e 4 novembre 2006, Verona è la sede della conferenza in cui i ministri dei trasporti europei - alla presenza di Susanna Huovinen, finlandese, presidente di turno del Consiglio UE e di Jaques Barrot, commissario europeo dei trasporti, vicepresidente della commissione UE, discuteranno di sicurezza stradale, seguendo le linee guida stabilite dalla Dichiarazione di Verona siglata il 24 ottobre 2003.
Le delegazioni presenti sono 38 in rappresentanza di Paesi europei ed extra europei. Per la prima volta partecipano la Repubblica d'Islanda e la Repubblica di Macedonia. Gli Stati Uniti d'America hanno confermato la propria presenza come osservatori così come la Federazione di Russia.
La novità del 2006 e' la presenza della Repubblica federale d'India.
Tra gli invitati ci saranno qualificati rappresentanti dell'Acea (Associazione europea costruttori di auto), dell'Acem (Associazione europea costruttori motociclette), dell'Unece (Commissione europea delle Nazioni Unite per l'Europa) e della Cemt (Conferenza europea dei ministri dei Trasporti).
Almeno un terzo della popolazione globale sarà dunque rappresentata a Verona che si conferma polo mondiale di discussione e proposte per la sicurezza stradale.
Per due giorni - in quella che per la sua riservatezza ed informalità 6egrave; stata definita la ''Davos europea dei trasporti - i ministri accompagnati dai loro esperti, rifletteranno e si confronteranno sulle strategie possibili ed economicamente sostenibili per migliorare la sicurezza della mobilità, riducendo il prezzo tragicamente elevato di vite che ogni giorno le comunità dell'Unione pagano alla necessità degli spostamenti. Oltre agli incontri ufficiali, l'agenda delle delegazioni è già piena di incontri bilaterali, trilaterali e quadrilaterali per scambi di idee, possibili intese ed alleanze.